Di che cosa si occupa l'INFN oggi?
[Agostino Lanza] Oggi l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare non si concentra unicamente sulla fisica nucleare e delle particelle, ossia la fisica con gli acceleratori, anche se questa rimane la materia d'interesse prevalente, ma è leader anche in altri campi come la fisica astroparticellare, in particolare la fisica del neutrino, la ricerca sulla materia oscura e sulle onde gravitazionali, tant’è che ha fondato, assieme al francesce CNRS, Virgo, l’interferometro gravitazionale europeo, che si trova proprio in Italia, vicino a Pisa, e che è uno dei tre strumenti al mondo (assieme ai due esperimenti statunitensi) ad oggi in grado di rivelare le onde gravitazionali
Oltre alla ricerca scientifica, l’INFN è molto impegnato anche nella ricerca tecnologica, come diretta conseguenza del lavoro di sviluppo di nuove tecnologie necessario per la realizzazione degli appartati sperimentali.
Un interesse tecnologico che spinge oltre la ricerca di base, con attività di ricerca e sviluppo di applicazioni per la società, per esempio in campi come la fisica medica, come abbiamo già visto, o lo studio e la conservazione dei beni culturali. Personalmente, faccio parte anche del Comitato Nazionale di Trasferimento Tecnologico dell’INFN, il quale gestisce la politica dell'ente a livello nazionale in materia di brevetti, contratti industriali e idee che possono essere di interesse per un'eventuale industrializzazione e commercializzazione.
Al momento un altro campo che riscuote grande interesse è quello delle tecnologie quantistiche, con un occhio di riguardo allo studio di sensori quantistici. In questo campo attualmente abbiamo un progetto Quantum in collaborazione con il dipartimento di Fisica dell'Università di Pavia e altre istituzioni.
Un altro campo di interesse è quello del supercomputing e dei big data in cui INFN vanta una leadership pluridecennale, non solo a livello nazionale, tanto che l’INFN è stato il proponente del Centro Nazionale di supercalcolo ICSC, fondato e finanziato nell’ambito del PNRR.
Il 2023 sarà ricordato sicuramente come l'anno in cui l'AI si è proposta di rivoluzionare il campo dell'informatica, ma non solo. Quali sono i trend attuali e futuri che sta monitorando l'INFN:
[Agostino Lanza] Anche alla sezione INFN di Pavia si sta lavorando sull'Intelligenza Artificiale, ma ci sono svariate applicazioni che il nostro Ente sta sviluppando.
Per esempio, abbiamo uno spin-off a Genova che, sempre nell'ambito della fisica medica, lavora nel campo della gestione delle immagini e nell'analisi delle stesse per realizzare un sistema diagnostico che possa coadiuvare il medico nelle sue diagnosi.
Lo spin-off più importante che al momento abbiamo, in collaborazione con le Università di Trento e Perugia, è nel campo della farmacologia. Infatti, due fisici teorici hanno avuto l'intuizione di applicare alcuni processi simulativi usati in fisica allo studio sulla formazione delle proteine (Protein Folding ndr), e hanno creato un algoritmo in grado di abbreviare di ordini di grandezza un tempo di calcolo che altrimenti sarebbe di decenni, ricevendo per questo un finanziamento di 23 milioni di euro da società di venture capital.
Un altro esempio che mi fa piacere ricordare riguarda un fisico che ho conosciuto al CERN all'inizio degli anni Novanta, Stefano Buono, il quale intuì come alcuni brevetti del laboratorio di fisica delle particelle di Ginevra potessero essere utili anche nel campo della fisica medica. Una volta comprati questi brevetti, diede vita a uno spin-off che successivamente vendette per quasi 4 miliardi di dollari a una famosa multinazionale operante nel campo dello sviluppo clinico, sfruttando i proventi per dar vita a un'altra realtà (Newcleo ndr) che ha come obiettivo quello di produrre reattori nucleari di piccola taglia in grado di generare energia utilizzando le scorie nucleari. Questo permetterebbe di ridurre il tempo di "vita" di questi scarti utilizzando come moderatore di neutroni il piombo fuso. Grazie a questa intuizione, tra una decina di anni, potrebbe essere possibile anche per industrie di medie dimensioni implementare un generatore autonomo di energia elettrica in casa.
Oltre al CERN, quali altri enti che collaborano con la sezione INFN di Pavia?
[Domenico Calabrò, tecnico INFN] Abbiamo collaborazioni con i vari atenei presenti sul territorio, ma ci sono anche realtà di spicco molto vicine a noi, come nel caso del CNAO insieme al quale di recente abbiamo costruito una nuova sorgente in grado di produrre ioni di diversi tipi, quali elio, litio, ossigeno e ferro, molto più penetranti degli ioni carbonio. Questa nuova sorgente è stata realizzata e testata nel nostro capannone di assemblaggio a Pavia, e installata al CNAO nel 2022.
[Emanuele Romano, ingegnere elettrico] Collaboriamo anche con il Centro Grandi Strumenti dell’Università di Pavia, di cui faccio parte, al quale tutti i Dipartimenti universitari accedono per strumentazione specifica come microscopi ottici ed elettronici, risonanze magnetiche nucleari per imaging, spettrometri e altro.
Poche settimane fa abbiamo avuto un incontro all'Università di Milano con i centri interdipartimentali di altre Università, nell’ottica di costituire una rete ispirata un pò al modello INFN. La ricetta per fare ricerca oggi è infatti molto diversa dal classico immaginario dello scienziato chiuso in laboratorio: le parole chiave sono interdisciplinarità, trasversalità di competenze e collaborrazione con altri enti, università e realtà esterne.